Bocciata Giorgia Meloni: ecco di cosa parla l'ufficio parlamentare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bocciata Giorgia Meloni: ecco di cosa parla l’ufficio parlamentare

Giorgia Meloni

Lilia Cavallari rivela preoccupazioni per misure temporanee e un aumento del deficit per la scelta del governo Meloni.

In una recente audizione in Senato, la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), Lilia Cavallari, ha espresso serie preoccupazioni sulla manovra del governo Meloni. Cavallari ha messo in luce la natura temporanea e frammentata degli interventi proposti, sottolineando un approccio di breve periodo che potrebbe non essere adeguato a fronteggiare le sfide economiche attuali.

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Critiche alla gestione del deficit e implicazioni economiche

Cavallari ha evidenziato un incremento del deficit per il secondo anno consecutivo, un movimento inaspettato che si discosta dalle previsioni iniziali. Questo aspetto, unito al rinvio nel raggiungimento di un disavanzo inferiore al 3% del Pil, solleva interrogativi sulla sostenibilità finanziaria delle decisioni del governo. Le critiche dell’Upb si inseriscono in un contesto di valutazioni simili provenienti da istituzioni come il Fmi e Bankitalia, delineando un quadro di incertezza e di potenziale instabilità finanziaria.

Secondo Cavallari, la situazione economica italiana è contrassegnata da debito elevato e una crescita del Pil debole. Questi fattori rendono più stringenti i vincoli di bilancio, limitando la capacità del governo di rispondere efficacemente a condizioni economiche avverse. Sebbene le previsioni macroeconomiche per il 2023 siano ancora accettabili, i rischi di un rallentamento nel 2024 sono in aumento.

Cavallari mette in risalto l’importanza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per il sostegno dell’economia italiana. L’attuazione tempestiva di questo piano è cruciale per stimolare l’attività economica nel biennio successivo, nonostante alcune critiche sollevate da economisti come Tito Boeri.

Impatto del taglio del cuneo fiscale e della rimodulazione dell’Irpef

La manovra del governo prevede un taglio del cuneo fiscale, combinato alla rimodulazione dell’Irpef. Questo intervento sembra favorire in particolare gli operai e gli impiegati, con un impatto maggiore sui redditi medio-bassi. Tuttavia, Cavallari avverte che, seppur positivo nel breve termine, questo taglio potrebbe a lungo andare disincentivare il lavoro e complicare i rinnovi contrattuali.

Un altro punto di critica riguarda il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale per il 2024. Cavallari sottolinea che i fondi previsti potrebbero non essere sufficienti a coprire integralmente le spese, considerando anche i potenziali livelli di spesa farmaceutica e altri fattori. Questo aspetto solleva dubbi sull’efficacia delle misure adottate in un settore cruciale come la sanità.

In conclusione, le osservazioni dell’Upb evidenziano la necessità di un approccio più strategico e di lungo periodo per garantire la stabilità economica e il benessere dei cittadini italiani.

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ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2023 13:24

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